Mini Bypass Gastrico

La chirurgia bariatrica è una specialità chirurgica che si occupa del trattamento di pazienti affetti da obesità. I fattori che possono portare un individuo a diventare obeso variano, però, a secondo del soggetto ed è per questo che sono stati descritti e standardizzati diversi interventi chirurgici per trattare questa malattia.

Uno di questi è il Mini Bypass Gastrico, variante del Bypass Gastrico ideata con lo scopo di semplificare e ridurre i rischi di questo intervento senza ridurne, tuttavia, l’efficacia garantendo, cioè, una consistente e duratura perdita di peso nel tempo.

Introdotta nel ‘97 da un chirurgo statunitense questa procedura è, oggi, tra quelle di chirurgia bariatrica più eseguita al mondo. Rientra tra gli interventi cosiddetti misti perchè sfrutta, nel suo meccanismo d’azione, sia una componente meccanica che una malassorbitiva. L’intervento, eseguito in laparoscopia, consiste nella creazione di una piccola tasca gastrica che viene connessa all’intestino attraverso una sutura. In questo modo il normale transito del cibo viene deviato così da saltare, bypassare, da 1,5 a 2,5 metri di intestino tenue. Questo vuol dire che si otterrà un duplice effetto: verrà limitata l’introduzione di cibo e ridotto l’assorbimento di quanto ingerito.

 

Mini Bypass Gastrico: Cos’è e come si differenzia dal Bypass gastrico classico

La principale differenza tra il Mini Bypass Gastrico e il classico Bypass Gastrico è che nel Mini Bypass viene eseguita una sola connessione(sutura) che unisce la tasca gastrica all’intestino tenue mentre, nel Bypass Gastrico, vi sono due suture (una collega la tasca gastrica all’intestino e l’altra connette l’ansa intestinale ad un altra sezione dell’intestino).

Questo rende il Mini Bypass Gastrico un intervento più semplice cosa che si traduce in meno rischi per il paziente e di ultimare l’intervento in meno tempo.

 

Come funziona l’intervento di Mini Bypass Gastrico?

Il primo passo per affrontare questo intervento è lo stesso che per gli altri, ovvero, la visita specialistica multidisciplinare, nel corso della quale, verrà valutata l’idoneità del paziente ad affrontare il “percorso bariatrico” e prescritti tutti gli esami necessari.

Il Mini Bypass Gastrico viene eseguito in laparoscopia, ovvero, non a cielo aperto. Dopo un’anestesia generale, il chirurgo eseguirà 3 o 4 piccole incisioni cutanee attraverso le quali, farà passare, gli strumenti necessari per operare. Tutto ciò è reso possibile dal laparoscopio uno strumento dotato di una piccolissima videocamera che consente al chirurgo di osservare l’interno dell’addome su di un monitor.

Questo intervento prevede la realizzazione di una tasca gastrica tubulare che si collega all’intestino tenue attraverso una sutura chiamata anastomosi. Così facendo, si saltano (si bypassano) dagli 1,5 ai 2,5 metri di porzione dell’intestino e, come si anticipava, si riduce la capacità di assorbimento del cibo (effetto malassorbitivo). Di conseguenza, l’appetito cala e si otterrà una perdita di peso.

 

Quali sono i rischi del Mini Bypass Gastrico?

Come in tutti gli interventi chirurgici anche nel Minibypass Gastrico possono verificarsi delle complicanze. I rischi più comuni sono:

  • Sindrome di Dumping (il cibo passa troppo velocemente all’intestino e causa malessere momentaneo);
  • Occlusione intestinale;
  • Fistola;
  • Ipoproteinemia (si riduce l’assorbimento di proteine);
  • Sanguinamento dell’ anastomosi;
  • Ulcera perianastomotica;

La probabilità di riscontrare tutti questi rischi è, bene sottolineare, tuttavia, molto bassa. Si parla di una percentuale che oscilla tra lo 0,2% e l’1,5%. Inoltre, sono tutte problematiche trattabili.

Mini Bypass Gastrico: I vantaggi

Il fatto che questa procedura chirurgica sia più semplice rispetto al Bypass classico la rende anche più sicura. Senza contare il fattore tempo per eseguire l’intervento che, come già illustrato, è minore rispetto a quello impiegato per eseguire il Bypass Gastrico classico. Il Mini Bypass Gastrico è, inoltre, un intervento reversibile ciò significa che, in caso di necessità, può essere ripristinata la normale anatomia gastro-intestinale.

Un altro grande vantaggio risiede nel fatto che questo intervento permette al paziente di perdere mediamente il 70% del peso in eccesso.
Infine, questa procedura chirurgica, è anche in grado di curare malattie associate all’obesità come il diabete, l’ipertensione o la sindrome di apnea notturna.

 

Complicanze e post-operatorio del Mini Bypass Gastrico

Tra gli effetti collaterali, oltre alla Sindrome di Dumping e la fistola, già citati nei rischi, si può annoverare anche la dissenteria.

Tuttavia, come per ogni altro intervento, il chirurgo pianificherà un rigoroso follow-up a cui il paziente dovrà attenersi per minimizzare il rischio di comparsa di questi disturbi. I risultati post- chirurgici dipendono, infatti, da come il paziente si pone nel post-intervento: sarà sua premura impegnarsi a rispettare il nuovo e sano regime alimentare che gli sarà assegnato dopo l’operazione.

Per mantenere i risultati nel tempo, inoltre, sarà utile abbinare dell’attività fisica, non per forza troppo impegnativa, ma che contribuisca a rafforzare un po’ la muscolatura ed aumentare il dispendio energetico.

In ogni caso, sarà di fondamentale importanza sottoporsi ai controlli clinici e nutrizionali in modo regolare, così che si possano prevenire, o curare, eventuali problematiche che potrebbero insorgere dopo l’intervento. Questo anche in funziona del fatto che, dopo anni dall’operazione (tra i 5 e i 10 in media), c’è la possibilità di riprendere peso e di mandare all’aria tutti i risultati ottenuti.

In linea generale, comunque, il post-operatorio del Mini Bypass Gastrico funziona come per gli altri interventi di chirurgia bariatrica. Dapprima, il paziente sarà tenuto a seguire una dieta semiliquida, che verrà integrata gradualmente con degli alimenti solidi. Lo stesso discorso vale anche per l’attività fisica, che all’inizio dovrà essere molto limitata per poi essere ripresa in modo blando e, infine, in modo normale.

Ad ogni modo, si ribadisce, il paziente non sarà mai lasciato solo nelle sue fasi di recupero. Lo scopo è accompagnarlo nell’inizio di un nuovo capitolo, così che possa riprendersi nel modo migliore e mantenere i risultati raggiunti per tutta la vita.

 

Il dott. Michele Giuseppe Iovino si occupa della diagnosi e della terapia chirurgica dell’Obesità patologica. Già Dirigente Chirurgo dell’Ospedale Cardarelli, ha fondato il Centro vesuviano per la diagnosi e cura dell’obesità delle malattie oncologiche e funzionali dell’apparato digerente.

Domande?

Se hai dubbi o domande da fare riguardo questo intervento, puoi contattare privatamente il team del dott. Iovino.

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