In questa trattazione andremo ad analizzare la relazione tra reflusso gastroesofageo e sovrappeso cercando di capire quali sono le cause del reflusso in pazienti obesi e per quale motivo molte persone obese soffrono di questa sindrome da reflusso.
Diversi studi clinici infatti evidenziano che il nesso tra peso in eccesso e reflusso gastrico esiste sia nel caso dell’obesità importante sia in coloro che sono in leggero sovrappeso.
Vedremo poi le possibili soluzioni e cure.
Cause del reflusso gastroesofageo
Prima di capire le cause del reflusso gastrico definiamo brevemente questo disturbo che è una condizione patologica che si manifesta quando i succhi gastrici presenti nello stomaco, a causa di un non corretto funzionamento dello sfintere esofageo inferiore risalgono e vengono a contatto con l’esofago provocano sintomi quali bruciore gastrico in zona retrosternale, rigurgito acido, pirosi, uno sgradevole sapore in bocca, tosse cronica e perfino esofagiti e ulcere.
Le cause del reflusso gastrico sono soprattutto imputabili ad uno stile di vita e ad un’alimentazione scorretti, a periodi di stress molto intenso e anche all’utilizzo di farmaci. Anche fattori anatomici come ernia iatale o chiusura non completa dello sfintere dell’esofago possono provocare il reflusso.
A motivo di una pressione eccessiva dello stomaco e dell’addome anche le persone obese e le donne in gravidanza sono più soggette a questo disturbo. Quindi il reflusso è favorito dal sovrappeso e dall’obesità, soprattutto in persone con un ampio girovita.
Degno di nota è il fatto che l’obesità rappresenta sia un fattore predisponente al reflusso che una condizione che peggiora la sintomatologia. Anche il fumo di sigaretta provoca il reflusso e ne peggiora i sintomi.
Sovrappeso, obesità e malattia da reflusso
Ma quale relazione c’è tra obesità e reflusso gastrico? Perché molte persone obese hanno questa patologia?
Innanzitutto la persona in sovrappeso ha un ampio girovita che determina una pressione intraddominale che schiaccia lo stomaco predisponendo al reflusso.
Inoltre il paziente obeso spesso consuma molti cibi grassi e cibi elaborati che determinano un’incontinenza del cardias che, essendo situato tra l’esofago e lo stomaco non ha più la capacità di impedire agli acidi di risalire all’esofago durante la digestione.
Spesso chi è obeso assume anche farmaci per ridurre il rischio cardiovascolare che però vanno a diminuire il tono dello sfintere e ritardano lo svuotamento dello stomaco.
Infine chi è in sovrappeso presenta spesso alterazioni del corpo dell’esofago (esofago a ‘schiaccianoci’) che contribuisce al reflusso.
Reflusso gastroesofageo: alimenti da evitare
Quando si soffre di reflusso ci sono alcuni alimenti da evitare, vediamo quali sono.
Sicuramente cibi grassi, insaccati, soffritti ma anche superalcolici e bibite gassate, formaggi stagionati, cioccolato, caffè, tè, cibi acidi come agrumi e pomodori, spezie, cibi piccanti. In generale questi alimenti andrebbero del tutto evitati da chi ha la sindrome da reflusso.
Ora che abbiamo elencato alcuni alimenti vietati in caso di reflusso gastroesofageo, vediamo invece quali accorgimenti dobbiamo adottare: prediligere cibi sani adottando tecniche di cottura salutari, masticare accuratamente, evitare attività fisica eccessiva dopo mangiato e non andare a dormire subito dopo i pasti.
Molti consigliano di alzare la testiera del letto di circa 20 cm.
Tra i cibi da inserire nella dieta di chi ha questo disturbo si consigliano i cereali integrali, verdure, pesce e carni magre, infusi.
Reflusso gastroesofageo: cure e rimedi
Vediamo ora quali rimedi si possono adottare per contrastare i sintomi da reflusso e quali cure sono consigliate per chi ne soffre.
Importante è modificare gli stili di vita non salutari, non fumare, correggere l’alimentazione e praticare attività fisica regolarmente evitando sforzi eccessivi e allenarsi almeno due ore dopo i pasti.
Tra i rimedi naturali esiste il gel di aloe vera che protegge e cicatrizza la mucosa gastrica, il decotto con semi di finocchio con azione rilassante e anti infiammatoria dello stomaco.
Le terapie farmacologiche comprendono due tipi di farmaci: antiacidi che vanno a ridurre l’acido nello stomaco utili per contrastare i sintomi lievi e gli antisecretori che agiscono riducendo in maniera diretta la produzione di acido gastrico e consentono di controllare la sintomatologia guarendo le lesioni esofagee.
Anche raggiungere il peso corretto in chi è sovrappeso o obeso riduce in modo significativo i sintomi da reflusso. Laddove un regime alimentare adeguato, l’attività fisica e la terapia farmacologica non diano gli effetti desiderati ed il peso danneggia la salute della persona si può intervenire con operazioni chirurgiche mirate al trattamento dell’obesità.
In particolare l’intervento di bypass gastrico/mini by pass gastrico è risultato essere particolarmente efficace non solo nel trattare l’obesità ma anche la sindrome da reflusso gastro- esofageo.