Adenoma surrenale quando operare? Questa domanda lascia intendere che non in tutti i casi in cui è presente un adenoma è necessario intervenire chirurgicamente. Vogliamo quindi approfondire adeguatamente questo argomento e spiegarti non solo quando operare un adenoma surrenale è la soluzione migliore ma anche spiegarti cos’è e illustrare la sintomatologia, quali sono le caratteristiche dell’intervento chirurgico e cosa comporta vivere con un surrene.
Cos’è un adenoma surrenalico?
Stiamo parlando di un tumore che nella quasi totalità dei casi è benigno e che si sviluppa all’interno delle ghiandole poste in posizione superiore ai reni. Queste ghiandole sono di forma piramidale e producono ormoni: cortisolo, aldosterone, ormoni sessuali, adrenalina e noradrenalina.
Spesso l’adenoma surrenalico viene identificato in occasione di ecografie o TAC eseguite per altre motivazioni e richiede solo che venga controllato periodicamente sempre attraverso un’indagine ecografica. Infatti, non può evolversi e trasformarsi in tumore maligno.
Ma iniziamo col dare subito una risposta diretta e sintetica alla tua prima domanda, ossia quando operare l’adenoma surrenale.
Adenoma surrenale quando operare in sintesi?
Quando operare un adenoma surrenale? Si ritiene necessario l’intervento chirurgico in presenza di adenomi secernenti che causano tra i sintomi una produzione ormonale alterata e altri problemi. Naturalmente, nel caso in cui il tumore fosse maligno è indispensabile intervenire immediatamente per asportarlo.
Quale medico si occupa del surrene?
Il medico che si occupa del surrene è l’endocrinologo. Tra le varie patologie da lui trattate rientrano tutte quelle relazionate con le ghiandole a secrezione interna, come le ghiandole surrenali, e gli ormoni.
Adenoma surrenale sintomi
Quali sono i sintomi di adenoma surrenale? Be’, se nella maggior parte dei casi un adenoma non secernente non causa disturbi e sintomi particolari, differente è il caso di un adenoma secernente, ossia che produce ormoni. La sintomatologia dipende dalla tipologia di ormone che, in presenza di un tumore, viene prodotto eccessivamente.
Infatti, quando viene prodotta una quantità in eccesso di aldosterone i sintomi includono l’ipertensione e una diminuzione nel sangue sia dei livelli di renina che di potassio.
Quando sono l’adrenalina e la noradrenalina a essere in eccesso, un paziente potrebbe soffrire di ipertensione, sudorazione elevata, tachicardia, vampate di calore e forti mal di testa.
Se l’adenoma surrenale produce in livelli troppo elevati il cortisolo, invece, la sintomatologia può includere l’aumento di peso, la ritenzione idrica, facies lunare, strie rubre, irsutismo, diabete oltre a disturbi dell’umore.
Adenoma surrenale cure
Probabilmente a questo punto ti stai chiedendo come si cura un adenoma surrenale.
Come abbiamo indicato prima, quando l’adenoma è non secernente spesso non presenta nè disturbi nè sintomi e non richiede uno specifico trattamento medico. Semplicemente l’endocrinologo ti indicherà la necessità di sottoporti periodicamente a un’ecografia semplicemente per monitorarlo e assicurarsi che non faccia pressione sugli organi vicini.
Si potrebbe ricorrere all’intervento per asportare la massa qualora l’adenoma raggiungesse dimensioni maggiori ai 4-5 cm.
Adenoma surrenale quando operare diventa necessario
Se l’adenoma è secernente e la produzione di ormoni eccessiva inizia a creare disturbi e patologie, quasi nella totalità dei casi il trattamento indicato è l’operazione chirurgica per asportare il surrene.
Adenoma surrenale quando operare: intervento chirurgico
Abbiamo già parlato di quando operare l’adenoma surrenale ma concentriamoci ora sulle caratteristiche dell’operazione stessa. L’intervento chirurgico per adenoma surrenale si chiama surrenectomia e prevede l’asportazione del surrene generalmente in laparoscopia. Questa tecnica permette al paziente che il recupero sia più veloce e anche meno doloroso.
L’intervento viene tecnicamente influenzato dalla misura dell’adenoma da asportare, dal fatto che il paziente in passato sia già stato sottoposto ad un’operazione chirurgica addominale e dalla necessità di intervenire mono o bilateralmente.
Il Medico Chirurgo, dopo aver attentamente analizzato la situazione del paziente, può decidere di ricorrere a una delle seguenti tre tecniche:
- surrenectomia retroperitoneoscopia: questa tecnica viene utilizzata in caso di chirurgia addominale pregressa permette di trattare lesioni di grandezza pari a massimo 6 cm;
- surrenectomia transperitoneale: per lesioni che raggiungono anche i 12 cm;
- surrenectomia laparoscopica: poco invasiva ed eseguita tramite videocamera.
Quest’ultima richiede una grande professionalità ed esperienza chirurgica.
Cosa comporta togliere un surrene?
Ogni tipo di intervento chirurgico ha delle possibili complicanze che possono verificarsi sia durante che dopo l’intervento. Tra queste emorragie, possibili lesioni ad altri organi (come colon, pancreas, reni, fegato) e laparocele, un’ernia che può sorgere proprio vicino alla cicatrice. Altre complicazioni riguardano possibili infezioni e complicanze mediche. Sicuramente, parliamo di conseguenze rare ma comunque da considerare.
Ma cosa comporta togliere un surrene, questo tipo di intervento può avere un forte impatto sulla vita del paziente? Quando viene eseguita una surrenectomia bilaterale, che riguarda entrambi i surreni, può verificarsi un’insufficienza ormonale che normalmente viene prodotta dalle ghiandole surrenali. Il paziente potrebbe dover seguire una terapia sostitutiva per sopperire alla mancanza di cortisolo e aldosterone.
Quando la surrenectomia è monolaterale generalmente il paziente non necessita di alcuna terapia sostitutiva. Quindi, vivere senza un surrene non modifica la qualità di vita del paziente.
Il nostro staff rimane completamente a tua disposizione per rispondere a qualsiasi ulteriore domanda sull’argomento.