Esistono differenti tecniche per eseguire l’intervento e la gastroplastica verticale secondo Mason è una di queste. In cosa consiste? Viene creata una tasca separando la sezione dalla restante parte dello stomaco tramite una sutura, senza tagli, e un anello in materiale sintetico.
Gastroplastica verticale secondo Mc Lean
Una seconda tecnica è la gastroplastica verticale secondo Mc Lean. Differentemente dalla precedente, la tasca viene creata da un taglio e poi cucita tramite suturatrice con utilizzo di un bendaggio di rinforzo. Questo limita notevolmente la possibilità che ci siano cedimenti della sutura e garantisce una migliore riuscita dell’intervento. In questo caso, si può intervenire in laparoscopia.
Gastroplastica verticale vantaggi e svantaggi
Come per ogni tipologia di intervento, esistono vantaggi e svantaggi che devono essere accuratamente analizzati e portati all’attenzione del paziente. Eccone alcuni.
Vantaggi
Ecco i principali vantaggi di questa tipologia di interventi di chirurgia bariatrica:
- grande calo ponderale a seguito dell’operazione;
- facilità di esecuzione dell’intervento;
- esecuzione in laparoscopia nel caso di tecnica Mc Lean e breve degenza ospedaliera;
- basso rischio operatorio;
- nessuna alterazione o interferenza dei processi digestivi;
- complicazioni nel lungo termine pressoché inesistenti.
Svantaggi
Esistono anche alcuni svantaggi direttamente relazionati a questo tipo specifico di intervento:
- il paziente deve necessariamente sottoporsi a un regime dietetico idoneo e rigoroso;
- l’inversione è un processo molto difficile anatomicamente parlando;
- la tasca potrebbe allargarsi laddove il paziente mangi eccessivamente.
Gastroplastica verticale complicanze
Le complicanze della gastroplastica verticale includono il vomito e l’allargamento della tasca con conseguente aumento del cibo ingerito e di peso. Infatti, se il paziente ha l’abitudine di ingerire il cibo troppo velocemente o bocconi troppo grandi, potrebbe spesso finire per vomitare. Ecco perché una delle raccomandazioni post operazione è quella di masticare molto lentamente e di ingerire piccoli bocconi di cibo.
Inoltre, a motivo di un aumento della pressione esercitata all’interno della tasca, la sutura potrebbe cedere e portare il paziente a mangiare in misura maggiore, recuperando velocemente il peso perso precedentemente.
Complicanze intraoperatorie e postoperatorie
Alcuni rari rischi e complicanze relative alla fase operatoria riguardano emorragie, perforazioni e lesioni addominali. Mentre le principali complicanze che potrebbero insorgere nel mese successivo all’intervento sono le seguenti:
- vomito (in alcuni casi con sangue);
- scarso appetito;
- difficoltà respiratoria;
- occlusione intestinale;
- apertura della cucitura (fistola gastrica);
- embolia polmonare;
- infezione della ferita.
Potrebbero presentarsi delle complicazioni anche a lungo termine, spesso risolvibili con un secondo intervento chirurgico:
- comparsa di reflusso gastroesofageo;
- dilatazione della tasca gastrica creata;
- potrebbe crearsi una fistola gastrica;
- la cicatrice potrebbe restringersi e causare spesso vomito;
- la benda utilizzata potrebbe logorare una parte di parete dello stomaco.
Gastroplastica verticale: uno degli interventi di chirurgia bariatrica più efficaci?
È stato riscontrato che la gastroplastica verticale, nella maggior parte dei casi, abbia aiutato i pazienti a perdere in breve tempo circa il 50% del loro peso iniziale, poi recuperato nel corso degli anni e in associazione di alcuni fastidi. Molti luminari della chirurgia bariatrica indicano che, a confronto, l’intervento di sleeve gastrectomy in laparoscopia sia più raccomandabile e abbia un’efficacia maggiore.
Naturalmente, visto che il successo dell’operazione dipende molto dalla collaborazione del paziente, sarà comunque il Medico Chirurgo a indicare allo stesso quale sia l’intervento potenzialmente più efficace nel suo caso specifico.