È un dato di fatto che apnee notturne e intervento chirurgico bariatrico siano collegati: dato che il sovrappeso è tra le principali cause dei disturbi del sonno, l’intervento di chirurgia bariatrica viene spesso scelto come soluzione ottimale. Stai pensando a questa opzione anche tu? O forse ti preoccupa la salute di un tuo caro che respira molto faticosamente quando dorme ed è un soggetto obeso?
Devi sapere che l’eccesso di peso non è solo causa ma anche conseguenza delle apnee notturne. Di questo ne parleremo meglio tra poco, ma è fondamentale che tu capisca la serietà del problema e l’importanza di intervenire tempestivamente.
Qual è la relazione tra obesità e apnee notturne?
Molto spesso si associa l’obesità a patologie come quelle di tipo cardiovascolare e il diabete, dimenticandosi che impatto abbia sull’apparato respiratorio. Prova a pensare a quello che succede oggettivamente: l’eccesso di grasso preme sulle vie aeree restringendole e causando un affaticamento della respirazione. L’apnea ostruttiva del sonno consiste nel collasso temporaneo dei tessuti molli presenti nella gola causando una cessazione temporanea della respirazione.
Durante un episodio di apnea, il diaframma e i muscoli del torace lavorano di più per aprire il
vie aeree chiuse e possono verificarsi anche grandi cambiamenti nella pressione sanguigna. Solitamente la respirazione poi riprende con un forte sussulto o uno scatto del corpo. Le apnee notturne nei soggetti obesi non solo diminuiscono la loro qualità del sonno ma possono anche ridurre il flusso di ossigeno agli organi vitali. Ecco perché l’apnea notturna non trattata è associata ad un aumento del rischio di ipertensione, irregolarità del ritmo cardiaco, infarti e ictus.
Cosa dicono i dati statistici su apnee notturne e obesità?
Forse non ti sorprenderà a questo punto sapere cosa dicono recenti dati statistici ottenuti sull’argomento: circa l’85% dei soggetti affetti da apnee notturne sono obesi. Anche se l’apnea può colpire persone di qualsiasi età, è più comune in coloro che sono in sovrappeso e superano i 40 anni.
Quando i trattamenti convenzionali per le apnee notturne non sono più sufficienti?
Con trattamenti convenzionali per le apnee notturne mi riferisco principalmente al CPAP, una sorta di ventilatore dotato di una maschera per erogare l’aria tramite il naso o la bocca. Il flusso ha pressione costante e serve ad impedire che i tessuti molli della gola di cui ti parlavo prima collassino durante il sonno. Il ventilatore medico CPAP è importante? Certamente, può salvare la vita, ma non cura il problema. Se viene usato in maniera scorretta o ci si dimentica, il rischio di infarto e ictus è sempre dietro l’angolo.
Tra l’altro, sempre recenti statistiche illustrano che i pazienti ad indossare regolarmente e correttamente il dispositivo siano meno del 50%.
Non solo per questi motivi appena menzionati, si può concludere che l’intervento bariatrico risulta essere ad oggi il trattamento più efficace per le apnee notturne. A solo un anno dall’operazione chirurgica, circa l’85% dei pazienti non soffre più di apnea notturna e abbandona l’uso di un dispositivo CPAP. Pensa che già in coloro che perdono il 10% del loro peso diminuisce del 30% il livello di apnee notturne che si verificano. La perdita di peso indotta chirurgicamente a seguito di un percorso bariatrico può essere la soluzione più duratura e definitiva al problema.
Test polisonnografico prima dell’intervento di chirurgia bariatrica
Per diagnosticare un’insufficienza respiratoria dovuta ad apnee ostruttive del sonno, è fondamentale sottoporsi a esami specifici come il test polisonnografico.
Generalmente, un paziente affetto da OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome) ha almeno 5 episodi di apnea all’ora oppure almeno 15 eventi del genere nell’arco della notte con uno sforzo respiratorio consistente. La polisonnografia misura sia il flusso aereo notturno del soggetto che il battito cardiaco, i livelli di ossigeno nel sangue, la postura e la mobilità toracica.
Un altro esame che potrebbe essere prescritto è la poligrafia respiratoria per controllare tutti segnali cardio-respiratori.
Intervento bariatrico e apnee notturne: domande sull’argomento
Ecco alcune domande che vengono frequentemente poste sull’argomento.
Le apnee notturne fanno ingrassare?
Sì, le apnee notturne comportano una scarsa qualità del sonno che influisce su un minor dispendio calorico, dovuto a minore attività fisica durante il giorno, e a una sensazione di fame maggiore.
Come mai vengono le apnee notturne?
Una delle cause principali è l’ostruzione delle vie respiratorie quando si sta in posizione supina. Sono maggiormente colpiti i soggetti obesi e in sovrappeso oltre alle persone con conformazioni del collo o mandibolari fuori dalla norma.
Quando diventano pericolose le apnee notturne?
Quando le apnee notturne ostruttive sono pari o superiori a 5 e di durata di circa 10 secondi, i rischi per la salute e la vita stessa sono molto elevati. Fondamentale è rivolgersi presto ad uno specialista e valutare l’intervento di chirurgia bariatrica (Sleeve Gastrectomy o Bypass Gastrico) in caso di obesità.
Come evitare di andare in apnea?
Tra i principali fattori di prevenzione dell’OSAS, o apnea notturna ostruttiva, c’è la perdita di peso. Spesso una dieta ipocalorica e una sana attività fisica non bastano per alcuni pazienti e si propone il percorso bariatrico.