Ti chiedi se durante la gravidanza c’è il rischio di bulimia? Forse ne hai sofferto in passato e dopo una lunga battaglia ne sei uscita vincente. Oppure hai il dubbio o timore che questo disturbo alimentare possa presentarsi. Potremmo dare una risposta immediata alla tua domanda ma ti consigliamo di continuare con questa breve lettura per avere un quadro più ampio sui fattori coinvolti.
Del resto, aspettare l’arrivo di un bambino significa affrontare i cambiamenti a testa alta. Indubbiamente, le donne con una storia di disturbi alimentari (DCA) possono avere ricadute durante la fase della maternità, mentre quelle che non l’hanno mai avuto devono diffidare di qualsiasi segno. Per le persone in gravidanza con DCA, essere soggette a un aumento di peso fisiologico potrebbe essere emotivamente angosciante. Il cambiamento nella forma del corpo può avere un impatto negativo sul loro ideale di magrezza e autostima. Inoltre, i primi mesi di gestazione possono presentare sintomi tipici – nausea, vomito, stanchezza e sbalzi d’umore – che si aggiungono ulteriormente alla confusione e al disorientamento avvertiti dalla persona. I cambiamenti ormonali subiti durante la maternità sono spesso la causa principale di queste trasformazioni fisiche ed emotive.
Perché si può soffrire di bulimia nervosa in gravidanza?
Indubbiamente i futuri genitori devono essere consapevoli delle loro abitudini alimentari, ma ciò non significa raddoppiare l’assunzione e la quantità durante la gravidanza! Sebbene siano previste fluttuazioni di peso, non è consigliabile ossessionarsi o esagerare. Le future mamme devono bilanciare un’alimentazione sana senza privare se stesse o il feto in crescita.
Cedere ad ogni tipo di voglie per poi ricorrere al digiuno compensativo può portare a un ciclo costante di privazione ed eccesso, che può essere dannoso per il benessere sia fisico che mentale. Questo quadro rientra spesso in una diagnosi di bulimia nervosa. Tali diete fluttuanti possono anche mettere a rischio la salute del bambino non fornendo il necessario apporto nutrizionale costante necessario durante la gravidanza.
Quali sono i danni al feto in caso di bulimia in gravidanza?
Forse questa è la domanda che ti sta maggiormente a cuore, vuoi capire quali sono i danni al feto in caso di bulimia in gravidanza.
Naturalmente, la malnutrizione durante la fase prenatale può avere effetti duraturi sul feto, compromettendone potenzialmente l’intera durata di vita. È fondamentale, quindi, diagnosticare tempestivamente alle donne incinte i disturbi alimentari per prevenire danni sia alla madre che al feto in via di sviluppo. Questi disturbi possono portare a carenze di nutrienti essenziali, vitamine e minerali a causa del vomito e del cibo che non raggiunge l’intestino per un corretto assorbimento dei principi attivi. Identificare e trattare precocemente questi disturbi può aiutare a preservare la qualità della vita sia della madre che del bambino.
Del resto, il mantenimento dell’organismo richiede sostentamento, un fatto fondamentale. Tuttavia, la bulimia sconvolge non solo l’equilibrio corporeo, ma anche l’equilibrio mentale di una persona, creando stress e instabilità. Uno stato di agitazione emotiva privo di qualsiasi senso di tranquillità si manifesta come angoscia, irrequietezza e simili. Inutile dire che questa è tutt’altro che una condizione ideale, in particolare durante la gravidanza.
Altri fattori di rischio
Impegnarsi in sessioni di abbuffate e successivamente indurre il vomito rappresenta un danno sia per la futura mamma che per il nascituro. L’assunzione sfrenata di cibo derivante da disturbi da alimentazione incontrollata può influire negativamente sui sistemi cardiovascolare, su quello gastrointestinale come su quello neurologico ed endocrino. Interrompere il processo di digestione inducendo il vomito impedirà l’assorbimento dei nutrienti dal cibo consumato. Al contrario, un’eccessiva preoccupazione per l’immagine corporea porterà all’ansia.
Qualsiasi disturbo alimentare, compresa la bulimia nervosa, deteriora la qualità della vita di un individuo e rappresenta un potenziale pericolo per la salute di un feto in via di sviluppo.
Bulimia e gravidanza sono compatibili?
Soprattutto se hai già sofferto o soffri di bulimia, vogliamo rassicurarti del fatto che nessun disturbo alimentare è incompatibile con la tua gravidanza, anche se inevitabilmente rappresenta un fattore di rischio.
Cosa fare se durante la gravidanza si ripresenta la bulimia?
Per la tua salute e per quella del tuo piccolo in arrivo, tanto più in caso di storia di problemi alimentari pregressi, è prudente considerare di sottoporsi a psicoterapia prima del concepimento. Questo approccio offre l’opportunità di esplorare le cause alla radice di tale comportamento e risolverle per il proprio benessere e la salute del feto.
Le donne incinte che hanno lottato con i disturbi alimentari richiedono un monitoraggio approfondito durante e dopo la gravidanza, compresa l’assistenza psicologica e i controlli fisici. L’assistenza postpartum deve anche affrontare gli ostacoli all’allattamento al seno, con ulteriori indicazioni per prevenire l’interruzione precoce. Inoltre, deve essere messo in atto un piano di emergenza per mitigare la possibilità di ricadute del disturbo alimentare. Ciò può essere ottenuto attraverso terapie psicologiche e farmacologiche e gruppi di auto-aiuto.
Ricorda che non sei da sola, puoi essere aiutata da professionisti che hanno lunga esperienza nel settore e che hanno seguito donne in gravidanza affette da varie tipologie di disturbi alimentari. Contattaci per qualsiasi dubbio o domanda sull’argomento.