Come aiutare una persona cara che soffre di disturbi alimentari (DCA) è una preoccupazione molto comune, considerando la loro diffusione. Si tratta di condizioni psicologiche che influenzano il rapporto con il cibo e il corpo. Chi ne soffre può avere comportamenti alimentari anomali, come abbuffarsi, vomitare, digiunare o restringere eccessivamente le calorie. I disturbi alimentari più comuni sono l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata.
Se una persona a te vicina soffre di disturbi alimentari, potresti sentirti impotente, frustrato o preoccupato per la sua salute e il suo benessere. Aiutare una persona che soffre di DCA non è facile, ma ci sono alcune cose che puoi fare per mostrare il tuo sostegno e incoraggiarla a cercare aiuto professionale.
Consigli per aiutare una persona cara che soffre di disturbi alimentari
Conosci meglio il disturbo
Può essere utile per te seguire questi pratici consigli su come aiutare chi soffre di un disturbo alimentare:
- Informati sui disturbi alimentari: Più sai cosa sono i DCA, quali sono le cause, i sintomi e le conseguenze, più sarai in grado di capire cosa sta vivendo la persona e quali sono le sue difficoltà. Puoi leggere siti web affidabili, libri, articoli o assistere a documentari sul tema;
- Ascolta con empatia e senza giudizio: La persona potrebbe avere vergogna, senso di colpa o paura di parlare dei suoi problemi alimentari. Fai domande aperte e lascia che la persona si esprima liberamente;
- Esprimi la tua preoccupazione e il tuo affetto: Fai sapere alla persona cara che ti importa di lei e che sei preoccupato per la sua salute fisica e mentale. Sii onesto e sincero, ma evita di focalizzarti sul suo peso, sul suo aspetto o sul cibo. Invece, sottolinea le sue qualità, i suoi interessi e i suoi obiettivi;
- Incoraggia la persona a cercare aiuto professionale: I disturbi alimentari sono malattie gravi che richiedono un trattamento adeguato da parte di specialisti qualificati. Puoi suggerire alla persona di rivolgersi al suo medico di famiglia, a un nutrizionista, a uno psicologo o a un centro specializzato in DCA. Offriti di accompagnarla o di sostenerla nel processo terapeutico;
- Sii paziente e positivo: Il recupero da un disturbo alimentare è un percorso lungo e difficile, che comporta alti e bassi, progressi e ricadute. Non aspettarti che la persona cambi da un giorno all’altro o che segua i tuoi consigli senza resistenza. Rispetta il suo ritmo e i suoi bisogni, e celebrate insieme ogni piccolo passo avanti.
Cosa non dire a una persona che soffre di disturbi alimentari
Aiutare un familiare nella lotta contro i disturbi del comportamento alimentare comporta evitare alcune frasi o atteggiamenti come i seguenti:
- Non dire frasi come “Basta mangiare”, “Sei troppo magro/a”, “Ti stai rovinando la vita”, “Non hai niente di cui preoccuparti”, “Sei egoista”, “Non hai forza di volontà”. Queste frasi possono essere offensive, inutili o controproducenti, perché non tengono conto della complessità dei DCA e della sofferenza della persona;
- Non confrontare la persona con altre persone che hanno o non hanno DCA. Ogni persona ha una storia, una personalità e una situazione diversa;
- Non commentare il suo peso, il suo aspetto o il cibo davanti a lei o ad altre persone. Non colpevolizzare. Qualsiasi commento del genere può aumentare la sua ossessione per questi temi e farla sentire giudicata o esposta.
Cosa consigliare ad una persona che soffre di disturbi alimentari?
Ecco cosa consigliare senza che il proprio caro possa colpevolizzarsi e senza banalizzare il problema:
- Consiglia di tenere un diario alimentare, dove scrivere cosa mangia, quando, dove, con chi e come si sente. Questo può aiutare la persona a prendere coscienza dei suoi comportamenti alimentari e delle sue emozioni associate;
- Incoraggia a fare attività fisica moderata e piacevole, che le faccia bene al corpo e alla mente;
- Consiglia di praticare tecniche di rilassamento, come la respirazione profonda, il massaggio. Queste tecniche possono aiutare la persona a ridurre lo stress, l’ansia e le tensioni che possono scatenare i DCA;
- Invita la persona a coltivare i suoi hobby, le sue passioni e le sue relazioni sociali.
Come comportarsi con una persona che non vuole mangiare?
Se una persona a te cara non vuole mangiare non servirà a nulla perdere la pazienza o forzarla a mangiare o a seguire una dieta. Questo può aumentare la sua resistenza e la sua paura del cibo. Invece, cerca di offrire alla persona delle scelte alimentari varie e bilanciate, senza pressioni o commenti. Inoltre, non trasformare i pasti in momenti di conflitto o di discussione. Cerca di creare un’atmosfera tranquilla e piacevole, dove la persona si senta a suo agio e accettata.
Allo stesso tempo non ignorare o negare il problema. Se noti che la persona ha dei segni evidenti di DCA, come una perdita o un aumento di peso eccessivi, delle ferite sulle mani o sul viso, delle scuse frequenti per non mangiare o per andare in bagno dopo i pasti, affronta il problema con delicatezza e fermezza. Falle sapere che sei preoccupato per lei e che vuoi aiutarla.
Come aiutare una figlia con disturbi alimentari?
Se hai una figlia con disturbi dell’alimentazione, potresti sentirti in colpa, arrabbiato o impotente. Ricorda però che i DCA non sono causati da un singolo fattore, ma da una combinazione di fattori biologici, psicologici, sociali e ambientali. Non incolparti o incolpare tua figlia per il suo disturbo.
Cerca di essere un modello positivo per tua figlia. Mostrale che hai un rapporto sano con il cibo e con il tuo corpo. Evita di criticare il tuo peso o il tuo aspetto o di seguire delle diete restrittive. Elogia tua figlia per le sue capacità, i suoi talenti e i suoi valori, non solo per il suo aspetto fisico.
Inoltre, coinvolgi tutta la famiglia nel processo di guarigione. I DCA possono influenzare le dinamiche familiari e creare tensioni o conflitti tra i membri. Se necessario, cerca anche tu un supporto psicologico o partecipa a dei gruppi di auto-aiuto per genitori di persone con DCA.