La dispercezione corporea è un disturbo psicologico che consiste nell’avere una percezione distorta del proprio corpo, in contrasto con la realtà oggettiva. Chi ne soffre si sente insoddisfatto della propria immagine e tende a focalizzarsi su presunti difetti fisici, spesso inesistenti o esagerati. Questo può causare una profonda sofferenza psicologica e influenzare negativamente l’autostima, le relazioni sociali e la qualità della vita.
Inoltre, questo disturbo può essere un fattore di rischio per lo sviluppo di altri problemi alimentari, come l’anoressia, la bulimia o il binge eating. Per questo motivo, è importante diagnosticare e trattare la dispercezione corporea il prima possibile, per prevenire conseguenze più gravi e per aiutare la persona a ritrovare un rapporto sano e armonioso con il proprio corpo.
Cos’è la dispercezione corporea
Cosa vuol dire dispercezione?
La parola dispercezione deriva dal greco dys (male) e perception (percezione). Si tratta quindi di una percezione alterata o errata di un oggetto o di una situazione. Nel caso di quella corporea, l’oggetto distorto è il proprio corpo o una parte di esso.
Quali sono le cause della dispercezione corporea
Non esiste una causa unica o universale della dispercezione corporea. Si tratta di un disturbo multifattoriale, che dipende da diversi elementi biologici, psicologici e sociali. Tra i possibili fattori che possono contribuire ci sono:
- Una predisposizione genetica o neurobiologica a sviluppare disturbi psichiatrici o alimentari;
- Una storia personale o familiare di abusi, traumi, violenze o bullismo;
- Bassa autostima o una scarsa fiducia in se stessi;
- Una personalità perfezionista, ansiosa o ossessiva;
- Un’educazione rigida, critica o iperprotettiva;
- Una pressione sociale o culturale a conformarsi a determinati standard estetici o di magrezza;
- Esposizione eccessiva a immagini irrealistiche o manipolate dei media o dei social network;
- Una insoddisfazione generale della propria vita o una difficoltà a gestire le emozioni.
Quali sono i sintomi di dispercezione corporea?
I sintomi di dispercezione corporea possono variare da persona a persona, ma in generale si manifestano con:
- Ossessione per il proprio aspetto fisico o per una parte specifica del corpo;
- Confronto costante con gli altri o con le immagini ideali;
- Evitamento di situazioni che richiedono di mostrare il proprio corpo (come andare in spiaggia, fare sport, fare sesso);
- Uso eccessivo di specchi, bilance, misure o fotografie per controllare il proprio corpo;
- Ricorso a trucchi, vestiti, accessori o interventi estetici per nascondere o modificare il proprio corpo;
- Alterazione dell’umore, dell’appetito e del sonno;
- Isolamento sociale o una riduzione delle attività piacevoli.
Anoressia e bigoressia: due facce del disturbo
L’anoressia e la bigoressia sono due disturbi alimentari che hanno in comune una forte dispercezione corporea. L’anoressia è caratterizzata da una paura ossessiva di ingrassare e da un rifiuto del cibo, che porta a una perdita eccessiva di peso e a una denutrizione. La bigoressia, invece, è caratterizzata da una insoddisfazione per la propria massa muscolare e da un’ossessione per l’allenamento fisico e l’assunzione di integratori o sostanze dopanti, che porta a un aumento sproporzionato dei muscoli e a un rischio di danni cardiaci o renali.
In entrambi i casi, la persona ha una percezione distorta del proprio corpo, che non corrisponde alla realtà oggettiva. La persona si vede troppo grassa o troppo magra, anche quando il suo peso è normale o addirittura pericoloso per la sua salute. Questa distorsione impedisce alla persona di accettare il proprio corpo e di prendersene cura in modo adeguato.
Come superare la dispercezione corporea
La dispercezione corporea non è una condanna definitiva. Esistono diversi modi per affrontare e superare questo disturbo, con l’aiuto di professionisti qualificati e il sostegno di persone care. Alcune possibili strategie sono:
- Seguire una terapia psicologica individuale o di gruppo, basata su approcci cognitivo-comportamentali, psicodinamici o sistemici. Lo scopo è quello di identificare e modificare i pensieri e i comportamenti distorti legati al proprio corpo e di sviluppare una maggiore accettazione e amore per se stessi;
- Seguire una consulenza nutrizionale o un programma alimentare personalizzato, per stabilire un rapporto equilibrato e sano con il cibo e con il proprio peso. Lo scopo è quello di evitare le restrizioni, le abbuffate o i comportamenti compensatori che possono aggravare la dispercezione corporea e favorire altri disturbi alimentari;
- Praticare attività fisica moderata e piacevole, per migliorare il benessere fisico e mentale, rilasciare endorfine e aumentare la fiducia nelle proprie capacità e nel proprio corpo. Lo scopo è quello di apprezzare il proprio corpo per quello che fa e non per come appare;
- Ridurre l’esposizione a fonti di stress o di insicurezza, come i media, i social network, le persone tossiche o le situazioni che provocano ansia o vergogna. Lo scopo è quello di proteggere la propria autostima e di creare uno spazio sicuro e positivo per se stessi;
- Coltivare interessi, hobby, passioni e relazioni che arricchiscano la propria vita e che non siano legati al proprio aspetto fisico. Lo scopo è quello di valorizzare le proprie qualità interiori e di trovare un senso e una soddisfazione al di là del proprio corpo.
Conclusione
La dispercezione corporea è un disturbo psicologico che può avere gravi ripercussioni sulla salute e sulla felicità di chi ne soffre. Tuttavia, non bisogna perdere la speranza o arrendersi.
Con l’aiuto adeguato e il sostegno giusto, è possibile superare questo disturbo e ritrovare una percezione realistica e positiva del proprio corpo. Il primo passo è riconoscere il problema e chiedere aiuto. Il secondo passo è impegnarsi in un percorso di guarigione che coinvolga mente, corpo e spirito. Il terzo passo è amarsi per quello che si è e non per quello che si vorrebbe essere. Per qualsiasi dubbio sull’argomento o supporto siamo a tua disposizione.