Esiste un collegamento tra ernia inguinale e defecazione? Sì, la presenza di un’ernia nella zona inguinale può incidere su alcune funzioni corporee rilevanti come la defecazione.
Dal momento che molte persone, soprattutto uomini, soffrono di questo disturbo, cercheremo di capire cos’è l’ernia inguinale, come si sviluppa e da cosa è causata, quali sintomi provoca e i possibili rimedi.
Parleremo anche di intervento ernia inguinale e defecazione dopo l’operazione.
Ernia inguinale e defecazione: cosa devi sapere
Ecco tutto ciò che devi sapere sull’argomento.
Cos’è e come si sviluppa l’ernia all’inguine
Colpisce soprattutto gli uomini e si manifesta con una protuberanza causata dalla fuoriuscita delle viscere dell’intestino nei canali dell’inguine o in punti di minore resistenza dei tessuti.
Le ernie inguinali possono essere di carattere genetico oppure possono generarsi a causa di sforzi eccessivi, spesso fatti anche durante la defecazione, come da colpi di tosse forti o a causa di sovrappeso. Anche le donne in gravidanza possono svilupparle.
Quelle congenite possono insorgere già dai primi mesi di vita ma è più probabile che si sviluppino con l’aumentare dell’età.
Ernia inguinale cause
Le cause per cui insorge un’ernia sono molteplici e possono cambiare a secondo della familiarità, dell’età e del sesso.
Ci sono diversi fattori di rischio:
- Difetti ereditari della parete dell’addome che possono far fuoriuscire le viscere;
- Con l’avanzare dell’età o a causa di sovrappeso può insorgere una lassità dei tessuti o dei fasci muscolari addominali che non riescono a contenere le viscere;
- Sforzi intensi come sollevare pesi eccessivi oppure sforzarsi durante l’evacuazione: ecco che l’ernia inguinale e defecazione difficoltosa rientrano tra i fattori scatenanti della fuoriuscita di viscere. Tra gli sforzi includiamo anche colpi di tosse violenti;
- Stipsi;
- Sovrappeso e obesità.
Ernia inguinale sintomi e rischi
Quando parliamo di ernie inguinali i sintomi iniziali non sono sempre evidenti. Quindi, se hai l’ernia inguinale come riconoscerla?
Solitamente si nota un rigonfiamento nella zona addominale bassa e potrebbe anche non generare dolore. Man mano che si sviluppa e si ingrandisce, potrebbe dare origine a sintomi come dolore e bruciore nella parte inguinale, dolore intenso e acuto quando da seduti ci si alza in piedi o durante sforzi ed esercizio fisico, gonfiore. Nell’uomo può provocare male ai testicoli e alla gamba.
Una visita specialistica dal chirurgo ed un’ecografia addominale ti permetteranno di sapere con certezza se hai un’ernia all’inguine.
Se si ha quindi un’ernia inguinale quando preoccuparsi? In alcuni casi succede che l’ernia si strozzi cioè si ha uno strangolamento di quest’ultima causando l’interruzione dell’apporto di sangue nell’organo erniato e un principio di necrosi nei tessuti limitrofi.
Quando parliamo di ernia inguinale strozzata i sintomi tipici sono: nausea e vomito, dolore sempre più forte nella zona dell’inguine, tumefazione, febbre, impossibilità di defecare.
Anche nel caso di ernia incarcerata o strangolata può crearsi un ristagno di materiale che dà origine ad infezioni.
Ernia inguinale e defecazione: come risolvere
Abbiamo visto che ernia inguinale e defecazione forzata causata da stipsi sono strettamente collegate e una può essere la causa dell’altra e viceversa. Infatti, se il contenuto erniato è un’ansa ileale, si possono generare alterazioni del transito intestinale come stipsi e meteorismo. Si parla quindi di ernia inguinale e meteorismo.
Ecco alcune soluzioni e rimedi si possono adottare.
Spesso capita di trovare sul web ricerche tipo: ‘ernia inguinale rimedi della nonna o rimedi naturali’. Capita anche che l’amico benintenzionato ci dica: “Se hai un’ernia inguinale meglio non operare”.
Diciamo subito come stanno le cose: innanzitutto, non è possibile prevenire l’insorgenza di un’ernia all’inguine e non esistono farmaci o rimedi naturali (o della nonna!) che siano in grado di farla regredire.
Per alleviare i sintomi si possono assumere farmaci come FANS o antidolorifici ma sono soluzioni temporanee. Infatti, l’unica soluzione definitiva è l’intervento che risulta indispensabile nel momento in cui le ernie inguinali si ingrossano notevolmente o si strozzano.
L’intervento è sempre necessario?
In certi casi l’ernia non va eliminata chirurgicamente subito ma viene monitorata nel tempo per controllare la sua grandezza e la comparsa di ulteriori sintomi.
Per evitare il peggioramento delle ernie inguinali e dei sintomi ad esse associati si possono adottare alcuni accorgimenti.
Per esempio è fondamentale mantenere un peso forma corretto, evitando di ingrassare o dimagrire in modo repentino ed eccessivo, svolgere una regolare attività fisica che non vada a sforzare la zona dell’inguine, evitare sovrappeso e obesità che vanno ad aumentare la pressione intra-addominale e favoriscono la fuoriuscita di ernie. Inoltre, è necessario evitare di fumare e bere alcolici per non infiammare i tessuti.
Dal momento che ernia inguinale e difficoltà di evacuazione sono correlate dobbiamo andare ad agire sulla stipsi ostinata, quindi bere molta acqua e mangiare in modo equilibrato seguendo una dieta ricca di fibre per aiutare l’evacuazione. Importante anche non sollevare carichi pesanti.
Intervento ernia inguinale e defecazione
Alcuni pazienti dopo un intervento di ernia inguinale hanno una defecazione difficoltosa.
L’ernioplastica inguinale, ossia l’intervento che riduce l’ernia all’inguine, si svolge in anestesia locale o generale a seconda del caso e consiste nel posizionamento di una rete che va a rinforzare la parete dell’addome. Un’altra tecnica è la TAPP, cioè un’operazione poco invasiva in laparoscopia.
Può succedere che dopo questi interventi si abbiano delle difficoltà a defecare. In questi casi spesso lo specialista consiglia di effettuare dei clisteri, supposte di glicerina e una dieta semiliquida con frutta e verdura unita all’assunzione di molta acqua.
Affidati ad un medico specializzato nel settore per ricevere tutte le informazioni di cui hai bisogno relative al tuo caso specifico.