Le persone affette da sindrome da picacismo generalmente mangiano materiali non alimentari come sapone, carta, terra o pietra. Di solito non hanno alcun controllo su questo disturbo e spesso, coloro che sono maggiormente a rischio, hanno gravi traumi alle spalle o sono bambini.
Purtroppo c’è ancora poca comprensione di questa condizione quindi, attualmente, non esistono trattamenti specifici. È un disturbo relativamente raro che solo recentemente ha ricevuto maggiore attenzione dalla comunità scientifica, soprattutto in relazione ai suoi effetti psichiatrici.
Al momento non è neppure ben chiaro quali criteri debbano essere soddisfatti per una diagnosi iniziale del disturbo. Vogliamo condividere le informazioni a nostra disposizione grazie a recenti studi e ricerche sulle cause del picacismo, conseguenze e come combattere efficacemente questo disturbo alimentare.
Cos’è la sindrome da picacismo?
Per diagnosticare la sindrome di picacismo devono sussistere almeno due mesi di consumo compulsivo di materiali non commestibili come i seguenti:
- terra;
- pietre;
- argilla;
- cenere;
- piccoli pezzi di minerale di ferro;
- vernici;
- naftalene;
- gomma per cancellare;
- detergenti;
- pulsanti;
- sapone;
- talco;
- capelli;
- carta;
- rifiuti di ogni genere ed escrementi.
Anche mangiare grandi quantità di carne, riso, farina, ghiaccio e patate può essere indicativo della condizione.
Cause del picacismo
Anche se come dicevamo prima gli esperti non hanno ancora determinato la causa esatta della pica, ritengono che possa essere causata da una combinazione di problemi fisici e psicologici.
Diversi studi scientifici suggeriscono che il picacismo si manifesta a causa di determinati fattori come:
- carenza di ferro che provoca anemia;
- un grave trauma che può causare disturbi psicologici;
- presenza di malattie mentali;
- malnutrizione e carenza di alcuni sali minerali e vitamine;
- anche chi soffre di celiachia o di problemi intestinali specifici ha maggior rischio che si sviluppi la pica.
Conseguenze del picacismo
Alcuni effetti collaterali a breve termine del picacismo includono indigestione, gastrite, ulcere, malnutrizione e soffocamento.
Parlando di picacismo e gravidanza, devi sapere che le donne incinte possono sviluppare voglie di carne che portano a complicazioni come il feto che rischia la parassitosi. Inoltre, le donne incinte che presentano pica possono dare alla luce bambini sottopeso e malnutriti.
Spesso le loro diete durante la gravidanza si concentrano su cibi poco nutrienti e sazianti che “riempiono eccessivamente” lo stomaco, non lasciando spazio a cibi nutrienti. Ciò può portare a neonati con infezioni o esposizione tossica, poiché i prodotti sporchi contaminati da batteri, virus e altri agenti patogeni vengono trasmessi attraverso la madre durante la gravidanza. Inoltre, questi neonati possono essere esposti a colla o altri materiali velenosi a causa dell’ingestione da parte della madre di colla o altri oggetti tossici.
Diagnosi di picacismo
Non ci sono test che confermino la presenza della sindrome di picacismo con assoluta certezza.
Ad ogni modo, alcuni professionisti medici possono sottoporre il soggetto ad alcuni esami specifici come:
- test dei livelli di zinco e ferro nel fegato;
- verifica dei livelli di emoglobina;
- controllo dei livelli di piombo nel corpo, specialmente nei bambini;
- verificare la presenza di eventuali infezioni;
- ispezione dello stato nutrizionale del paziente.
Deve trascorrere un mese in cui il soggetto acquista le abitudini tipiche affinché il picacismo venga identificato come reale.
Relazione tra picacismo e anemia
Le persone che soffrono di pica spesso ingeriscono involontariamente sostanze velenose e alla base è presente un’anemia da carenza di ferro alla base del loro disturbo. Con un trattamento adeguato, questa carenza può essere corretta. Ad ogni modo, gli effetti dell’anemia possono essere alleviati anche a seguito della nascita o con l’interruzione della gravidanza.
Come combattere il picacismo: trattamenti e cure
Quando sono presenti alcune carenze nel corpo, queste possono essere risolte aggiungendo minerali e vitamine mancanti alla dieta. Infatti, la soluzione più semplice è trattare la condizione che causa la carenza, come anemia o malnutrizione.
Cure mediche
Una cura medica d’urgenza è necessaria per chiunque abbia subito danni importanti, come ostruzioni intestinali o lesioni interne causate da vetri o chiodi ingeriti. Si potrebbe intervenire, a seconda del caso specifico, con lavande gastriche e interventi chirurgici.
Cure psicologiche
Il trattamento psicologico a volte è necessario per curare la malattia mentale.
Nel caso delle donne incinte, è importante per una futura mamma controllare i suoi bisogni e voglie durante la gravidanza. Infatti, la pica è una brama di materiali non nutritivi e in genere porta a danni gravi. In questi casi, il supporto di un medico e di un nutrizionista è fondamentale poiché la madre si sforza di soddisfare le esigenze nutrizionali del suo bambino.
Nel caso di soggetti già affetti da problemi psichiatrici, il medico curante interviene con la psicoterapia e prescrivendo alcuni specifici farmaci. Anche quando dietro il picacismo si nasconde un disturbo di tipo ossessivo-compulsivo, potrebbe essere necessario che il paziente svolga degli esercizi regolarmente indicati dallo psicologo.
Trattamento bambini
È fondamentale che i bambini affetti da picacismo assumano un metodo cognitivo comportamentale specifico quando tentano di superare cattive abitudini alimentari. Riconoscendo correttamente sia i comportamenti sani che quelli malsani, possono imparare a smettere di mangiare troppo cose che non sono cibo.
Per avere successo, il bambino deve imparare a superare volontariamente un desiderio malsano. Si raggiunge questo risultato attraverso incentivi quali elogi e piccoli doni, nonché rimproveri o altre forme di punizione per eventuali sostanze non commestibili.